(le scritte in verde permettono di attivare un link di contesto se vi si clikka sopra)        16 novembre 2022
Pagina ecologica no pubblicità no scherzetti no virus no messaggi subliminali


Si dice che l'acqua è una fonte di vita, ma è sempre vero? C'è acqua e acqua, sopra vedete una foto del bacino artificiale che
raccoglie le acque piovane all'interno delle foreste casentinesi (FC), questa acqua è famosa per le sue qualità superiori, sia
dal punto di vista organolettiche che quelle per favorire la vita. La potabilità è frutto di una serie di analisi chimiche parziali
che classifica l'acqua, con normative di legge, che stabilisce se un'acqua è idonea per un uso civile. Ovviamente un'acqua
viva sempre rientra in un'acqua potabile, cosa invece che, a volte, non avviene viceversa.
Di recente la trasmissione REPORT ci ha fatto vedere come nel processo di produzione dei principi attivi dei farmaci nel
distretto indiano, si inquini l'acqua con i processi industriali a basso costo e igiene, contaminandola oltre che con la chimica
anche con batteri resistenti agli antibiotici più forti. Nella foto successiva un'immagine del servizio di REPORT in India.

Oltre all'inquinamento chimico spesso anche i reattori nucleari ci mettono del loro. Da noi i problemi sull'acqua sono di norma
dovuti alla distribuzione, condutture vecchie a volte ancora con materiali dichiaratamente cancerogeni, infiltrazioni, rotture
dei sistemi di depurazione non prontamente segnalate, inquinamento della falda freatica a seguito di processi industriali o
disastri ambientali, scarsi controlli per la verifica dei termini di legge, omissione nei controlli degli agenti contaminanti tipici
del nostro territorio come diossine fitofarmaci pesticidi e metalli pesanti. Non mi risulta che le nostre istituzioni abbiano mai
risposto, con dati, a segnalazione di clienti/cittadini che chiedevano le risultanze di analisi sulle acque a loro dire sospette, sia
che si trattasse di acque per le civili abitazioni, sia per quelle che dovrebbero essere acque chiare fatte girare nei fossi/canali
per l'irrigazione, sia per quelle contaminate da disastri come l'incendio dell'agosto 2019 della ditta Lotras.
Le ditte specializzate all'analisi delle acque non certificano l'assenza di tossicità delle acque, ma accertano solamente se alcuni
valori utilizzati per definire un'acqua potabile sono nella norma. Per controllare la presenza di fitofarmaci o pesticidi serve
conferire l'acqua all'unico centro di Ferrara con costi proibitivi per un cittadino. Cercando in rete un metodo alternativo alla
Radiestesia che pratico, tecnica che individua immediatamente ogni tipo di ricerca ma non scientificamente riconosciuta, ho
trovato un metodo semplice e chiaro a tutti per testare se un'acqua favorisce o inibisce la vita.
Ricordate in scienze/geografia quando si studiavano le miniere che ci dicevano che i minatori per tutelarsi dai gas tossici
usavano portarsi degli uccellini come cavie? Ebbene questo principio molto pratico e di buonsenso si può applicare anche per
l'analisi dell'acqua. Se i semi coltivati con l'acqua si bloccano alla germinazione, l'acqua è tossica, se le radici si sviluppano
parzialmente l'acqua è incerta, se crescono regolarmente e nasce la piantina, l'acqua permette la vita.
Sotto i risultati del  test sull'acqua di casa mia del 25 ottobre 2019 comparato con acqua di controllo, marca Saguaro del monte
S.Savino, naturale da mezzo litro in bottiglia di plastica.

Non serve un accademico per intuire quali di queste acque ha più vitalità? Ho reclamato al mio fornitore per far rimediare.
Il secondo test si riferisce alla solita acqua di controllo S.Savino e l'acqua prelevata dalla fontana dell'acquedotto presso la
capanna degli orti del quartiere Centro Sud dove sono i  rionali. Come potete notare l'acqua degli orti ha permesso ai semi
di germogliare. Sia il campione prelevato dal mio rubinetto di casa che dalla fontana degli orti è stato messo in una bottiglia
di plastica e chiusa col tappo e aperta solo nei tre momenti giornalieri per integrare il liquido della vaschetta.


Vista la difformità dei test, in acque potabili comunali a distanza di 500 mt in linea d'aria, ho reclamato presso il fornitore dell'acqua chiedendo anche la provenienza della mia acqua e informando anche la AUSL. Mi è stato risposto che il test che adopero non è indicativo per la mia tipologia di acqua e che non vi sono stati cambiamenti di fonte per la mia zona.
Stranamente dopo qualche mese l'acqua del mio rubinetto di casa è tornata ottima, anche testandola immediatamente senza
procedere con la degassazione. A volte reclamare serve... Ecco l'ultimo test.

Il test che vi propongo per analizzare la tossicità della vostra acqua è il test certificato, chiamato UNICHIM 1651 (2003).
La mia versione è semplificata e resa intuitiva per poterla eseguire da tutti con ciò che si trova in casa, senza che si vanifichi
l'esito del test.
Non serve per verificare la potabilità dell'acqua, ma bensì la sua certa tossicità!
I semi di piante come il sorgo, il crescione ed il cetriolo vengono utilizzati per effettuare dei test di fitotossicità della durata di
4 giorni, sia su campioni di acqua che su sedimenti, fanghi di depuratori e compost. Le sostanze tossiche agiscono inibendo la
germinazione dei semi e inibendo l’allungamento della radice.
Ecco due esempi uno effettuato nel laboratorio della provincia di Bolzano e l'altro da ARPAE Ravenna.

Di seguito i link che ho trovato in rete da cui mi sono ispirato per realizzare un laboratorio fai da te che vi proporrò:
https://ambiente.provincia.bz.it/acqua/ecotossicologia.asp
Laboratorio biologico provinciale ARPAE sezione di Ravenna
 
Il laboratorio provinciale di Bolzano può, a domanda, effettuare per voi il test al costo di 70 euro.


Ecco la versione invernale del mio laboratorio, che utilizza materiali di recupero; oggetti per avvicinare le ciotole coi semi
alla lampada, un vecchio portatile con lo schermo sempre acceso per generare il calore, una ciotola coi semi di controllo e
una coi semi da testare con una specifica acqua. Ho utilizzato 6 strati circolari di scottex che funge da substrato per la
crescita e mattina, mezzogiorno e sera controllo e abbevero i semi, con le rispettive acque, in modo che lo scottex sia sempre
umido. Perché il test sia attendibile serve irraggiare i semi con la stessa luce, avere la stessa temperatura e aerazione sulle due
ciotole, stessa quantità di semi (io ne uso 13 mio numero preferito).
Alcuni sostengono che il test sulle acque dell'acquedotto non sono attendibili in quanto vengono immessi dei disinfettanti, tipo
Cloro, che inibiscono la germinazione e quindi servirebbe testare l'acqua solo dopo almeno un giorno di degassificazione.
Come potete vedere l'acqua di crescita viene messa a cielo aperto e ha tutto il tempo di degassificarsi, poi il processo di test
dura almeno 4 giorni e almeno 3 volte al giorno l'acqua di test, conservata in bottiglia, viene aperta con ulteriore fuoriuscita di
eventuali altri gas rimasti. Comunque quella ingerita dal rubinetto ovviamente contiene integri i disinfettanti che se mal
dosati arrecheranno maggiori danni rispetto all'acqua di cultura certamente degassificata.

La temperatura non deve scendere sotto i 24 gradi al fine di permettere una germinazione veloce. Quando la temperatura in
casa supera i 24 gradi non serve realizzare il sistema di riscaldamento. Il termometro a laser che vedete è acquistabile a una
quindicina di euro ed è molto utile per rilevare le temperature a distanza.

Ecco i semi che appoggiano sul substrato di scottex intriso col liquido da controllare, nelle ciotole pure uguali.
Se uno non sa come realizzare il tutto con materiali di recupero, sui siti di vendita on-line potete trovare sia il contenitore per
la germinazione, la resistenza per riscaldare e la lampada.

L'acqua che uso per i test come comparazione è quella acquistata al Lidl marca Saguaro fonte Dè Medici Monte S.Savino
naturale in bottigliette da 0,5 litri, avrei preferito usare quella del rubinetto per evitare sprechi di plastica, ma non è risultata
buona per i miei test.
I semi che io adoperano li potete acquistare in qualsiasi negozio di giardinaggio.

Buon test a voi.

A seguito di mie ulteriori ricerche, sono riuscito a trovare un documento che specifica come viene eseguito in laboratorio il test
UNICHIM 1651 (2003) e come si ricava l'indice di germinazione che quantifica il risultato dell'analisi che vi allego.
Ricordo anche di aver letto in uno dei primi documenti trovati su ARPAE laboratorio di Ravenna che si classificavano le acque
industriali e il loro conferimento in base al valore dell'indice di germinazione. Se l'indice era superiore a 80% potevano essere
immesse nei fossi per acque chiare, se tra 60 e 80% dovevano essere conferite nella rete fognaria delle acque scure, sotto il 60%
necessitavano di apposita depurazione per farle rientrare nei due limiti.
A completamento di quanto detto, vi posto le tabelle che la legge sull'inquinamento delle acque sotterranee e dei terreni D.Lvo
152/2006 e la tabella della stessa legge per le acque superficiali.

Per contatti: